A 30 anni, o quasi, uno dovrebbe dar assodato che, dalle altre persone,
meglio limitare le aspettative. Se non una certezza, questa dovrebbe
essere quantomeno un dubbio circostanzaito. Ma comunque, aspettative a
parte, gli accadimenti della vita di un quasi trentenne qualsiasi, che
siano per esperienza diretta o per conoscenza riflessa (dio, non vi
hanno insegnato proprio niente i vari Friends, Sex and the city,
Dawson's creek?!?), un certo acquis avrebbero dovuto lasciarvelo,
nell'ambito delle relazioni interpersonali. Che poi, forse, a voler ben
vedere, non si tratta di come imparare a gestire la volubilità degli
altri, va bene, quanto di capacità di fare i conti con la propria
"coscienza", una di quelle social skills (nel CV formato europeo si
chiamano così, penso) imprescindibili, che devi dimostrare di avere il
giorno in cui inizia a pensare alle composizioni floreali per addobbare
la chiesa in pendant con il bouquet. Ma comunque, evidentemente forse
no. Levato ogni dubbio oggettivo, dopo numerosi episodi tra cui il
weekend al mare con il tuo Lui e Lui&ladiLuiAttualeLei (aka the
Dream Team), un anonimo fine-settimana di settembre, che passeggiare in
realtà sulla Promenade des Anglais adesso è meglio che farlo ad agosto,
ti prego di smetterla di riversare su di me i tuoi tentativi di
mantenere quell'aura di rettitudine. Mi sembrava giusto dirtelo.